Impennata del gasolio, il settore dell’autotrasporto a serio rischio

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comunicato stampa del 3 febbraio 2022

 

De Bona: «Difficile fare previsioni, ma molte imprese non riusciranno a fare margini»

 

L’impennata dei costi travolge anche il settore dell’autotrasporto. Il gasolio infatti a gennaio è aumentato del 20% su base annua. Una situazione insostenibile per le imprese.

 

«I numeri parlano da soli. L’aumento per fare il pieno è superiore al 20%. E il carburante incide per oltre il 30% sui costi delle imprese di autotrasporto» sottolinea Daniele De Bona, presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Belluno. «Questa situazione non può che influire negativamente sul margine. Perché pochissimo sono riusciti ad adeguare le tariffe al costo del gasolio. Per il resto siamo in balia di uno tsunami che rischia davvero di stritolare la filiera dei trasporti».

 

I numeri parlano di una contrazione di imprese già avviata dal Covid e dalle ultime crisi. In provincia di Belluno nel 2021 si sono perse 11 aziende del settore trasporti (-5,1%) e al 31 dicembre se ne contavano 206. Ma è il trasporto merci a registrare la contrazione maggiore: 131 imprese, -6 negli ultimi dodici mesi.

 

«Il trend è abbastanza significativo e l’aumento dei costi del gasolio rischia di accelerarlo – commenta De Bona -. In questo momento è difficile fare previsioni: non si intravede una linea politica chiara, pur a fronte dei tentativi del governo di calmierare i costi. Tra l’altro il costo del carburante incide sul costo della vita di tutti e non sappiamo come possa essere assorbito nel tempo».

 

«Il costo delle materie prime e l’escalation dei costi energetici sta mettendo a dura prova tutto l’artigianato» aggiunge Michele Basso, direttore di Confartigianato Belluno. «La richiesta che facciamo al governo è che utilizzi il maggior gettito fiscale generato dal maggior costo del carburante – su cui incidono anche le accise – per intervenire a favore delle imprese di trasporto, vale a dire di chi con il carburante ci lavora, aumentando, ad esempio, il credito di imposta sui carburanti che ai trasportatori viene riconosciuto trimestralmente».

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