Il position paper di Confartigianato Imprese Belluno in vista delle elezioni regionali, inviato a tutti i candidati

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Comunicato stampa n. 37/2025 del 10 novembre

“Tre priorità per il bellunese dei prossimi anni: passaggio generazionale, welfare di comunità e infrastrutture”

“Abbiamo colto l’occasione della tornata elettorale delle elezioni regionali del 23/24 novembre per fare il punto della situazione e mettere a fuoco gli obiettivi dell’artigianato per i prossimi anni. Con Confartigianato Imprese Veneto abbiamo realizzato un vero e proprio programma d’azione, cui ci siamo ispirati per stendere un documento bellunese che abbiamo inviato a tutti i candidati della nostra provincia, indicando loro la traccia su cui intendiamo muoverci e per la quale cerchiamo la loro collaborazione e il loro impegno. Non un documento che cessa di esistere il 24 novembre, dunque, ma un programma pluriennale che cercheremo di realizzare”.

 

La presidente di Confartigianato Imprese Belluno Claudia Scarzanella ha firmato col il direttore Michele Basso la lettera che accompagna il “position paper” dell’associazione. Nell’anno del Settantesimo di fondazione e con la grande occasione rappresentata dalle Olimpiadi di Cortina, Confartigianato Imprese Belluno ha redatto un testo “come contributo concreto e propositivo al dibattito elettorale, nella convinzione che il futuro delle nostre imprese artigiane e dell’intero sistema economico bellunese passi attraverso politiche capaci di sostenere crescita, innovazione e sostenibilità”. Un documento molto ricco di spunti, tra i quali i vertici dell’associazione indicano alcune priorità.

 

​Il position paper approfondisce come priorità il tema di lavoro e formazione, in tutta la loro complessità e urgenza.

​“Vanno create le condizioni affinché i giovani possano restare o venire sul nostro territorio – spiega la presidente Scarzanella – che va reso attrattivo. Sul delicato tema del passaggio generazionale, bisogna regolare le iniziative di age-management negli accordi collettivi, sostenere linee di finanza agevolata per la continuità aziendale, garantire una fiscalità agevolata per le imprese artigiane che avviino tali percorsi, attraverso la progettazione di bandi dedicati.

La Regione deve concentrare la sua attenzione sulla formazione. Il saper fare è un pilastro che va trasmesso, valorizzato e innovato attraverso strumenti formativi aggiornati, rivalutando innanzitutto le scuole professionali”.

 

​Confartigianato Imprese Belluno riconosce poi la propria responsabilità nel partecipare allo sviluppo territoriale, sociale e al benessere della comunità.

 

​“Partendo da un approccio che pone al centro il benessere delle persone e delle comunità – continua Claudia Scarzanella – riteniamo indispensabile promuovere politiche capaci di garantire servizi di prossimità su tutto il territorio.

 

Parlando di salute, pur non demonizzando la sanità privata, si sollecita un rafforzamento del sistema sanitario pubblico, per garantire cure, anche domiciliari, accessibili per tutti, anche con l’introduzione capillare della telemedicina.

 

Altro tema centrale è quello della governance dei territori e delle politiche di sviluppo locale, a partire dal riordino delle Unioni Montane. Per contrastare il calo della popolazione e rispondere alla crescente domanda di manodopera, soprattutto straniera, è necessario attivare politiche serie di regolazione degli ingressi e accoglienza dei migranti, oltre a percorsi formativi. La questione abitativa richiede politiche mirate e un coordinamento regionale. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, è prioritario orientare le politiche urbanistiche verso il recupero del patrimonio edilizio esistente, rafforzando la misura dei crediti edilizi.

 

Infine, essendo una provincia di montagna, Belluno presenta peculiarità che richiedono attenzione specifica: è giusto sottoscrivere un “Patto per il Benessere della montagna”, con obiettivi comuni su sanità e welfare/benessere territoriale, contrasto allo spopolamento, servizi di comunità e manutenzione del territorio, istituendo anche un Assessorato per la Montagna Veneta e introducendo fiscalità di vantaggio.

 

È fondamentale un coinvolgimento sempre più strutturato dei capitali privati: il ricorso ai Partenariati Pubblico-Privato rappresenta non solo una risposta alle limitazioni della spesa pubblica, ma anche una strategia efficace per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti alla collettività”.

 

“Una terza priorità è rappresentata sicuramente dalle infrastrutture – spiega Michele Basso-, nelle quali spicca un grave ritardo e per cui bisognerebbe una volta per tutte adoperarsi per risolvere le criticità: il continuo conflitto tra lo sviluppo economico e la tutela ambientale, la mancanza di uno sbocco autostradale verso nord, lo sviluppo delle piste ciclabili, il consolidamento della fragilità del territorio, l’interconnessione dei poli logistici e delle fiere. Inoltre occorre pensare alla risoluzione delle problematiche viarie nei principali nodi: Comelico, Agordina, Val di Zoldo, Feltrina e frana di San Vito. E poi come ci poniamo rispetto alle scelte effettuate dalla Provincia di Trento sul traffico sui passi? Per affrontare efficacemente queste sfide è necessario: agire con una strategia regionale accompagnata da un coordinamento tra comuni e da una visione a livello triveneto; attribuire un ruolo attivo alle organizzazioni di rappresentanza degli interessi, come interlocutori tra imprese e istituzioni; istituire una cabina di regia per censire e gestire i divieti di circolazione su tutta la rete stradale”.

 

Il documento approfondisce anche altri temi, come l’importanza dell’innovazione del comparto artigiano e delle filiere, delle politiche di transizione ecologica come asset strategico per incrementare la resilienza e la competitività territoriale e delle singole imprese, del ruolo diretto e indiretto dell’artigianato nel turismo.

 

“Nel concreto – concludono Scarzanella e Basso – invitiamo tutte le forze politiche a promuovere un impegno comune per l’istituzione di un tavolo di lavoro congiunto, quale luogo di dialogo e collaborazione concreta. Solo attraverso un rinnovato partenariato tra istituzioni e corpi intermedi sarà possibile definire insieme un nuovo progetto per il futuro del bellunese e del Veneto”.

 

LEGGI IL POSITION PAPER DI CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLUNO

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