Comunicato stampa n. 41/2025 del 5 dicembre
Si è tenuto a Feltre un interessante appuntamento formativo organizzato per i pensionati dell’Anap di Confartigianato Imprese Belluno, dal titolo “Oltre la demenza: pillole di cura per conoscere e affrontare la malattia”.
Il presidente di Anap Belluno Guerrino Argenta ha sottolineato il senso dell’incontro, organizzato “per conoscere e affrontare la problematica, non solo per parlare di malattie, ma pure per dare speranza e sottolineare il valore degli anziani nella società di oggi, anche solo per quello che fanno da nonni. In particolare credo che riconoscere i sintomi della demenza sia importante per considerare l’ipotesi, prevista dalla legge 219 del 2017, di dare la propria Disposizione anticipata di trattamento (altrimenti conosciuta come testamento biologico) per decidere del proprio futuro, nell’ipotesi di non essere più in grado di farlo. Sul sito internet dell’Ordine dei medici di Belluno è reperibile un modulo facilmente compilabile. È meglio pensarci per tempo”.
“E’ stato un momento importante – ha aggiunto la presidente di Confartigianato Imprese Belluno, Claudia Scarzanella – ispirato dal senso di responsabilità di trovare un punto di incontro tra generazioni nel lavoro, in famiglia, di fronte a situazioni difficili come una malattia di questo tipo. Dai nostri anziani abbiamo ricevuto tutto, ora dobbiamo restituire loro l’attenzione che meritano”.
Il geriatra Giampaolo Ben ha spiegato come imparare a riconoscere i campanelli d’allarme: “L’invecchiamento inizia il primo giorno di vita: è un fenomeno fisiologico e inevitabile, che comporta il declino progressivo delle performance e dipende da componenti genetiche, stile di vita, fattori ambientali”. Ha quindi spiegato tecnicamente le caratteristiche del cervello, sottolineando come il primo fattore di rischio sia l’invecchiamento: dai 65 anni, ogni 5 anni il numero di malati raddoppia. In provincia di Belluno, su 4000 casi di demenza, tra 2500 e 2800 sono casi di Alzheimer; su 600 nuovi casi all’anno, 350/380 sono Alzheimer. La presenza di un familiare di primo grado affetto da Alzheimer, comporta un 5% di rischio di contrarla a 70 anni, 16% a 80, 33% a 90; per figli di entrambi i genitori con Alzheimer, il rischio di contrarla è del 54%.
Il costo della demenza ammonta a circa 50/52.000 euro all’anno per famiglia. L’80% dei malati sono assistiti dalla famiglia e spesso i caregiver sono pure persone anziane”.
La psicologa psicoterapeuta Elena Galiana ha dato dei suggerimenti per comprendere e imparare a stare a fianco alla persona con demenza.
“Ogni persona può manifestare la malattia in modo diverso. Nella prima fase c’è consapevolezza: la persona è orientata e autonoma e si utilizzano strategie per compensare; in un secondo momento la comunicazione si impoverisce; quindi c’è una comunicazione diversa attraverso il corpo; fino ad arrivare alla grave compromissione cognitiva e fisica. A quel punto, chi si prende cura viene riconosciuto attraverso la voce: si riconosce l’affetto ma non il nome o il volto”.




