Comunicato stampa n. 33/2025 del 3 ottobre
Scarzanella: “Costi energetici, questione di giustizia”
“La questione dei costi energetici, che penalizzano le micro e piccole imprese, è nota da tempo, e crediamo sia necessario e impellente trovare una soluzione che renda giustizia: non chiediamo interventi di favore, ma norme che mettano tutti sullo stesso piano, a prescindere dalla dimensione delle imprese”. È netta la posizione di Claudia Scarzanella e Michele Basso, presidente e direttore di Confartigianato Imprese Belluno, presenti in questi giorni con i vertici di Confartigianato Imprese Veneto a Domus de Maria (Cagliari) alla tre giorni della 21ma convention “Energies and Transition Confartigianato High School”.
I dati elaborati dal centro studi di Confartigianato, presentati alla convention, evidenziano come nel 2024 le micro e piccole imprese italiane hanno pagato 8,8 miliardi di euro per l’elettricità, con 1,6 miliardi in più rispetto alla media europea. Il Veneto si colloca al secondo posto tra le regioni più penalizzate, con 231 milioni di euro di extra-costi per le micro e piccole imprese rispetto alla media europea; le MPI della provincia di Belluno hanno speso 37 milioni di euro di energia elettrica, di cui ben 7 di extra-costi rispetto all’UE.
Il prezzo medio dell’elettricità per le micro e piccole aziende italiane è infatti di 28 centesimi di euro per kWh, e supera del 22,5% la media Ue: incidono anche il prelievo fiscale e parafiscale, più che doppio (+117,4%) rispetto all’Unione Europea.
“Il paradosso – sottolinea Michele Basso – è che le grandi imprese energivore beneficiano di un fisco in bolletta più leggero del 19,6% rispetto all’Europa: parliamo di sostenibilità e rispetto dell’ambiente e poi premiamo le aziende che consumano più energia!”.
“Un costo così elevato dell’energia frena la competitività delle piccole imprese – continua Claudia Scarzanella –: è evidente che un surplus del 22,5% dei costi dell’energia equivale ad una partenza ad handicap nei confronti dei concorrenti sul mercato. Gli artigiani hanno il diritto di avere regole chiare ed eque che non penalizzino chi fa impresa su piccola scala, che peraltro sono la maggior parte delle aziende.
È evidente che il tema dell’energia è fondamentale, specialmente in questi tempi di grandi cambiamenti nell’economia e nella geopolitica. Energia che deve essere alleata delle imprese nella crescita e non un freno. Come sistema Confartigianato siamo impegnati anche in questo campo, attraverso la formazione e l’aggregazione delle imprese: nel concreto, in Veneto e nel bellunese, diamo risposte attraverso il Consorzio energia Caem e la Comunità energetica A-Certa: due realtà che permettono alle imprese di contenere i costi per progettare il futuro con più serenità”.