Riforma dell’artigianato: Confartigianato Imprese Belluno plaude agli emendamenti di Luca De Carlo

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Comunicato stampa n. 27/2025 dell’8 agosto

 

“A quarant’anni dalla ormai anacronistica legge quadro 433, finalmente al Parlamento si lavora sulla riforma dell’artigianato, che tolga una serie di vincoli che oggi non hanno più senso e che ostacolano il lavoro di migliaia di imprese artigiane che sostengono l’economia del Paese, rappresentando il 95% delle imprese sotto i 10 dipendenti, movimentando mille miliardi di euro all’anno”.

 

Il direttore di Confartigianato Imprese Belluno Michele Basso plaude all’iniziativa del Governo ed agli emendamenti proposti dal senatore bellunese Luca De Carlo, presidente della IX Commissione.

 

“Per essere al passo con i tempi e con il mercato, è fondamentale la richiesta di De Carlo, con i colleghi senatori Salvitti, Ambrogio e Ancorotti, di aggiornare la definizione legislativa di artigianato, perché il contributo degli artigiani non si esaurisce in tanti casi solo con la produzione: per esempio all’impresa artigiana alimentare si deve consentire la vendita al pubblico dei prodotti di propria produzione. Fondamentale è anche dare una maggiore flessibilità ai consorzi, consentendo che possano essere costituiti non solo da imprese artigiane ma anche da PMI. E poi il credito: è giusta la proposta di De Carlo e colleghi di un fondo biennale da 100 milioni per assicurare l’accesso al credito – con il sostegno del sistema dei Confidi e della nuova Artigiancassa – a oltre 1,3 milioni di imprese artigiane che impiegano più di 2,6 milioni di persone.

 

Queste richieste non significano contrapporre gli artigiani ad altri tipi di imprese, ma mettere al centro la manualità e il made in Italy, di cui gli artigiani rappresentano l’essenza; il tetto occupazionale (da 18 a 49 addetti massimi per essere artigiani), poi, è solo l’allineamento a normative europee”.

 

“È evidente – aggiunge la presidente di Confartigianato Imprese Belluno Claudia Scarzanella – come l’artigianato, motore dell’economia ma anche fondamentale presidio sociale delle comunità locali attraverso servizi e prodotti essenziali per la tenuta del sistema, abbia bisogno di essere messo nelle condizioni di esprimere tutto il suo potenziale. L’artigianato deve affrontare sfide connesse non solo ai veloci cambiamenti del mercato, ma anche alla sua cultura, struttura e organizzazione che devono saper accomunare tradizione e innovazione. Mi associo pertanto al plauso al senatore De Carlo che ha saputo intercettare le nostre esigenze e dare una risposta che va nella direzione di dare opportunità concrete all’artigianato di continuare a rappresentare il cuore pulsante del Made in italy”.

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