Varato il nuovo Governo Meloni, Confartigianato chiede concretezza e stabilità

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Comunicato stampa del 24 ottobre 2022

 

Scarzanella: «Subito interventi per le bollette e attenzione particolare alla montagna»

 

 

«La rapidità con cui è stato formato il nuovo Governo ci fa ben sperare. Ora servono stabilità e concretezza, per dare respiro al mondo delle imprese e intervenire sui problemi più impellenti come il caro-bollette. Ma senza dimenticare le questioni della montagna, che per il nostro territorio sono vitali e basilari». Così la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, all’indomani della formazione del nuovo Esecutivo.

 

«Il tema energetico dovrà essere la prima delle priorità del presidente del Consiglio e della sua squadra di governo. Nessun italiano – famiglie e imprese – può reggere a lungo i rincari che stiamo subendo, frutto di speculazioni che vanno fermate combinando misure statali e concertazioni politiche europee. Una priorità che diventa assoluta in un territorio di montagna come il nostro, dove l’inverno comincia prima e finisce dopo, costringendo famiglie e imprese a costi superiori rispetto ad altre aree del Paese» sottolinea il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso. «È per questo che serve un’attenzione particolare alla montagna. Attenzione che ci auguriamo possa arrivare dalle nomine di viceministri e sottosegretari, ma anche dalla formazione della prossima agenda politica».

 

Confartigianato Belluno non abbassa l’attenzione neppure sui temi che sono stati avanzati dall’associazione artigiani a livello nazionale. «Inizieremo da subito a riproporre ai parlamentari veneti e nelle sedi istituzionali, le richieste che abbiamo fatto con il nostro documento “Costruiamo insieme il futuro del Paese. Le 10 proposte di Confartigianato Imprese Veneto”, innanzitutto auspicando di poter contare su un Governo stabile per cinque anni» continua la presidente Claudia Scarzanella. «Serve infatti un Governo di legislatura, possibile grazie alla ampia legittimazione popolare ottenuta. La stabilità infatti è anche un tema di credibilità internazionale e un tema economico.

 

Seconda priorità la conferma di tutti gli obiettivi del Pnrr e quindi delle riforme collegate: giustizia, appalti e fisco. Quest’ultima in particolare deve portare a un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona, inscindibile dall’efficientamento della macchina burocratica, poiché oggi l’Italia è al 24° posto nell’Ue per la qualità dei servizi pubblici».

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