Il MiTE presenta il Piano Nazionale di Contenimento dei consumi di gas naturale

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Lo stop russo alle forniture europee di gas incide sui prezzi del mercato reale già in tensione da mesi; tant’è che i negoziati internazionali spingono sull’individuazione, entro la fine di settembre, di un tetto al prezzo del gas. Nel frattempo, come noto, in Italia il costo di gas e carburanti non accenna a diminuire, pur mitigato dalle misure anti rincari previste dal Governo, ossia il taglio dei costi in bolletta e lo sconto di 30 centesimi sulla benzina.

 

In tale contesto il Ministero per la Transizione Energetica (MiTE) ha presentato il Piano Nazionale di Contenimento dei consumi di gas naturale, un manifesto di intenti, una guida etica che appella alle responsabilità ed all’attenzione dei singoli nuclei familiari, nel nome di un beneficio collettivo alto ed importante.

 

 

Leggi qui il Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas

 

 

Due gli obiettivi preposti:

  • assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l’inverno 2022- 2023, considerate la rilevante funzione dello stoccaggio nella copertura dei fabbisogni nazionali di gas nel corso dell’inverno e le ripercussioni in caso di anticipata interruzione di flussi dalla Russia in termini di mancato o insufficiente riempimento;
  • diversificare rapidamente la provenienza del gas importato, massimizzando l’utilizzo delle infrastrutture disponibili e aumentando contestualmente la capacità nazionale di rigassificazione di GNL.

 

Il tutto senza modifiche in termini di obiettivi di decarbonizzazione per il 2030.

 

Quel che può fare il singolo cittadino è porre attenzione ai consumi e trovare la miglior offerta luce&gas con cui tenere sotto controllo la bolletta. In particolare, i cittadini possono:

 

  • limitare le temperature a 17° (con tolleranza di 2 gradi) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, oppure a 19° (con tolleranza di 2 gradi) per tutti gli altri edifici, anche residenziali;
  • limitare l’esercizio degli impianti termici: 15 giorni in meno (8 giorni di posticipo delle accensioni, 7 giorni di anticipo degli spegnimenti), con riduzione di 1 ora della durata giornaliera di accensione (tale durata dipende dalla zona geografica di competenza);
  • ridurre temperatura e durata delle docce;
  • l’utilizzare anche per il riscaldamento invernale le pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo;
  • abbassare il fuoco dopo l’ebollizione e ridurre il tempo di accensione del forno;
  • l’utilizzare lavastoviglie e lavatrice a pieno carico;
  • distaccare la spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione;
  • spegnere o inserire la funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza;
  • non lasciare in stand by TV, decoder, DVD;
  • ridurre le ore di accensione delle lampadine.

 

Queste misure, fatte sostanzialmente di maggior sensibilità, pesano addirittura per 2,7 miliardi di Smc.

 

Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

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