Bollette luce e gas sempre più pesanti, Confartigianato raccoglie l’allarme di imprese e famiglie

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Comunicato stampa del 07 ottobre 2022

 

Scarzanella: «Interventi statali immediati, in montagna l’inverno sta per cominciare»

 

«In montagna l’inverno, stando alle previsioni, comincerà con l’inizio della prossima settimana. Rischia di essere la fine per molte imprese, se non ci saranno interventi per calmierare le bollette». Così la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella, che raccoglie la preoccupazione delle imprese artigiane costrette a fare i conti con bollette sempre più pesanti.

 

L’aumento di luce e gas ha raggiunto ormai cifre mai viste. E qualche artigiano rischia di non farcela.

 

«La situazione è complessa: l’aumento del 59% delle bollette dell’energia elettrica relative al mercato tutelato e riguardante il quarto trimestre 2022 deliberato da Arera rende la misura del periodo che stiamo attraversando» sottolinea la presidente Scarzanella.

 

«L’incidenza del costo dalla fornitura energetica per le piccole e medie imprese è più che raddoppiata nell’ultimo anno. E abbiamo davanti una stagione invernale che per la montagna comincia prima e finisce dopo rispetto alla pianura. Questo significa che i costi insostenibili dell’elettricità si sommano a costi improponibili di riscaldamento e gas.

 

Le nostre imprese, da sempre indirizzate al risparmio e al sacrificio, si stanno affidando al buon senso e alla resilienza cercando di ridurre l’uso di illuminazione e riscaldamento; dove possibile, hanno efficientato gli impianti. Ma non possono reggere a lungo questa situazione. Anche perché la crisi delle bollette grava pure sulle famiglie, quindi sugli artigiani due volte, prima come lavoratori e poi come cittadini».

 

L’auspicio di Confartigianato è quindi che si adottino quanto prima interventi statali e comunitari: abbattimento del costo della materia prima energetica e aumento del credito d’imposta che dovrebbe essere non meno del 50% sia per il gas sia per l’elettricità, intanto fino al 30 giungo 2023.

 

«Prendere seriamente in considerazione l’idea di porre un tetto al costo dell’energia a livello comunitario è quanto mai necessario. Al tempo stesso serve il massimo sforzo a sostegno degli investimenti per le fonti rinnovabili» afferma la presidente Scarzanella.

 

«In particolare a sostegno dell’autoconsumo teso allo sviluppo delle comunità energetiche e degli autoconsumatori collettivi, auspicando peraltro che venga definito, e in tempi veloci, il quadro normativo e regolatorio per tali potenziali iniziative.

 

Autoprodurre energia pulita e ridurre i costi attraverso le comunità energetiche è un tema che stiamo sostenendo da tempo. Adesso la realtà contingente ci obbliga ad accelerare».

 

«Intanto accogliamo con grande favore la misura regionale che monetizza una quota parte dell’energia delle grandi derivazioni che i produttori sono tenuti a lasciare ai territori» conclude la presidente di Confartigianato Belluno.

 

«Si parla di almeno 6 milioni di euro per la provincia di Belluno, risorse che saranno a disposizione di case di riposo e famiglie con redditi bassi. È un primo strumento concreto per contrastare i rincari, per cui il nostro plauso va alla Regione che ha individuato questa misura».

 


 

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